Redazionale da ” Il Giornale di Vicenza ” del 15.01.2016
“Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono la casa in legno, una tipologia costruttiva capace di coniugare comfort abitativo, risparmio energetico ed eco-sostenibilità. Per ottenere un edificio veramente efficiente e ben strutturato, è tuttavia fondamentale affidarsi ad un’azienda qualificata, che sappia garantire l’utilizzo di materiali di qualità, assemblati con le tecniche costruttive più avanzate. Forte di una lunga collaborazione con alcune realtà europee specializzate nel campo della bioedilizia, la Felice Real Estate Srl di Vicenza vanta un’esperienza consolidata nel settore.
I professionisti dell’azienda – artigiani CasaClima – affiancano gli studi tecnici nella realizzazione di case in legno ad alte prestazioni, con progetti che offrono la massima personalizzazione in base alle esigenze del cliente. La materia prima è costituita principalmente da legno di produzione Veneta, proveniente da foreste certificate PEFC e gestite secondo i principi dell’economia sostenibile.
A fare la differenza è inoltre l’impiego della parete X-Lam, un sistema a pannelli massicci caratterizzato da alte prestazioni energetiche e da una grande versatilità costruttiva. La fase di assemblaggio in cantiere consente a committenti e tecnici di verificare direttamente le caratteristiche di materiali e componenti utilizzati; per l’isolamento si predilige inoltre l’uso della fibra di legno idrofuga, per una coibentazione ottimale sia d’estate che d’inverno.
L’edificio chiavi in mano viene consegnato al cliente in non più di 150 giorni: in poco tempo si avrà così un’abitazione moderna ed ecologica, che offre un ambiente di vita salubre e consuma poca energia.”
Iniziative “PEFC” e “FSC”
PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes) è un’iniziativa internazionale per la marcatura del legno proveniente da boschi a gestione sostenibile. E’ nata dalla collaborazione di selvicoltura europea, industria della lavorazione del legno, settore del commercio del legno, gruppi di tutela ambientale e sindacati. Questo sistema di certificazione è pensato su misura per le strutture di piccole e medie dimensioni. PEFC è cresciuto oltre l’ambito europeo originale e attualmente è il sistema di certificazione più importante a livello mondiale. Il rispetto dei criteri di sostenibilità viene verificato da esaminatori indipendenti a partire dal bosco fino al prodotto finale. In questo modo si garantisce che i clienti con la coscienza pulita optino per i prodotti dotati di PEFC. Con oltre 220 milioni di ettari di superficie boschiva certificata in Europa e oltre il confine, PEFC è il sistema di certificazione con il maggiore potenziale di materie prime. Al momento sono quasi 6000 le aziende di tutto il mondo certificate nella catena di produzione.
FSC (Forest Stewardship Council) è un’altra iniziativa a livello mondiale fondata nel 1993 e che si impegna a favore di un utilizzo ecologico e socialmente responsabile dei boschi. FSC viene appoggiato a livello globale in particolare delle organizzazioni ambientali e dalle industrie attive su scala internazionale. L’obiettivo è quello di contribuire al miglioramento della gestione forestale di tutto il mondo partendo dalla gestione sostenibile e dalla situazione delle foreste tropicali. Il sistema si è affermato soprattutto presso le grandi strutture aziendali. Sono in costante aumento le certificazioni di prodotti di legni tropicali mediante il sistema FSC.
Cambiamenti climatici causati dall’emissione in atmosfera di CO²
Tutti abbiamo visto gli effetti dello spaventoso tornado che si è abbattuto su Dolo e dintorni in provincia di Venezia,l’8 Luglio del 2015.
La causa di tutto ciò è da attribuire senza alcun dubbio, al surriscaldamento del clima terrestre, causato in gran parte dalle emissioni incontrollate di CO² ( OSSIDO DI CARBONIO ).
Come possiamo contribuire alla diminuzione in atmosfera di questo gas? Sicuramente evitando nei limiti del possibile l’utilizzo dei derivati dal petrolio e dal carbone che sono di origine fossile. Ma fintanto che non saremo in grado di utilizzare un’energia pulita, dovremo veramente attivarci per rimmagazzinare il più possibile il carbonio.
Uno dei metodi più efficaci è quello di utilizzare il legno delle piante coltivate in foreste certificate PEFC che contribuiscono sia all’aumento della superficie boschiva sia all’immagazzinamento del carbonio.
L’utilizzo del legno come materiale da costruzione, fissa il carbonio per l’intero ciclo di vita dell’edificio, all’interno della struttura stessa del legno. Inoltre, la lavorazione del legno genera meno emissioni di CO2 rispetto a quelle causate utilizzando altri materiali. La lavorazione di materiali di costruzione come il calcestruzzo, i mattoni, il vetro o l’acciaio richiede infatti un consumo energetico molto superiore.
L’utilizzazione del legno permette pertanto di prevenire l’aumento delle emissioni di CO²
Ogni metro cubo di legname utilizzato al posto di uno dei materiali elencati sopra permette di risparmiare emissioni pari a 1,1 tonnellate di CO² ( Fonte UFAM Swiss )
Un esempio concreto relativo ad una nostra realizzazione nel comune di Montecchia di Crosara (VR):
Parete x-lam | m³ | 67.12 | Equivalenti | Tonnellate CO² | = 73.83 | |
Solaio intermedio formato da travi, tavolato e OSB | m³ | 8.45 | Equivalenti | Tonnellate CO² | = 9.30 | |
Tetto formato da travi, tavolato, OSB e listelli | m³ | 20.3 | Equivalenti | Tonnellate CO² | = 22.33 | |
Isolamento in fibra di legno sia nel cappotto che nel tetto | m³ | 93.62 | Equivalenti | Tonnellate CO² x 0,33 | = 33.98 |
Abbiamo quindi immagazzinato 139.44 Ton di CO²
Mutui prima casa, operativo il fondo garanzia
È operativo il Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze per favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie per l’acquisto e l’efficientamento energetico della casa di abitazione. Il Fondo è stato istituito dalla Legge di Stabilità 2014, successivamente disciplinato dal DM 31 luglio 2014, ed è gestito da Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici (CONSAP SpA). Grazie al Fondo – ricorda il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti -, lo Stato offre ai cittadini garanzie per l’accensione di mutui ipotecari per l’acquisto – ovvero per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica – di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale prima casa.Il Fondo, con una dotazione a regime di circa 650 milioni di euro (che potrà essere incrementata con contributi di Regioni e altri enti/organismi pubblici), potrà offrire garanzie su finanziamenti ipotecari per un ammontare complessivo stimato in circa 20 miliardi di euro. La garanzia è concessa nella misura massima del 50% della quota capitale.
Chi può farne richiesta
Il Fondo sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio Fondo “Giovani Coppie” ora non più attivo. Possono fare richiesta coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non sono proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, ed in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
L’immobile ad uso abitativo deve essere sito nel territorio nazionale inoltre, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel DM 1072 del 2 agosto 1969.
Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a 250 mila euro, concesso dalla banca o intermediario finanziario che ha aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l’8 ottobre 2014 tra Ministero dell’economia e delle finanze e ABI.
È previsto un tasso calmierato del finanziamento (tasso effettivo globale – TEG) non superiore al tasso effettivo globale medio – TEGM (pubblicato trimestralmente sul sito del MEF) per le seguenti categorie:
– giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni);
– nuclei familiari mono genitoriali con figli minori;
– giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
– conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati
Come fare domanda
La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla Banca a cui si richiede il mutuo, attraverso l’apposito modulo. Visualizza l’elenco delle banche aderenti.
Maggiori informazioni sono disponibili sui siti dell’Associazione bancaria italiana (ABI) e della CONSAP.
FONTE : EDILPORTALE
Milano, al via progettazione delle prime scuole in legno
Milano sceglie la bioedilizia, con la progettazione e la costruzione delle prime scuole in legno. Prende il via la collaborazione tra il Comune e FederlegnoArredo con un accordo firmato dal sindaco Giuliano Pisapia e dall’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. Obiettivo: introdurre nell’edilizia comunale un modello di edifici diffuso in particolare nel nord Europa, che garantisce quattro vantaggi: velocità di costruzione, sismo-resistenza, risparmio energetico e sostenibilità economica. Da parte di Federlegno è previsto un supporto tecnico, a titolo gratuito, nella progettazione delle prime opere di edilizia scolastica in città.
“L’accordo sottoscritto oggi nasce dalla volontà di sperimentare nuove idee e nuove opportunità in un settore importante come quello dell’edilizia scolastica, garantendo al tempo stesso i più alti standard qualitativi e funzionali. Nei prossimi anni potremo dare ai nostri bambini scuole più sicure, antincendio, antisismiche, più rispettose dell’ambiente e, perché no, anche più belle realizzate in tempi più brevi”, dichiara il sindaco Giuliano Pisapia.
“Milano oggi compie una scelta di campo per la bioedilizia con una joint venture pubblico-privato che ci consente di fare un investimento per il futuro. Con questo accordo di collaborazione, i tecnici dei Lavori pubblici acquisiranno il know how per l’edilizia in legno, con benefici per l’ambiente e tempi di realizzazione più rapidi. Inizieremo con le scuole, ma vogliamo arrivare anche all’edilizia abitativa”, afferma l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza.
Diversi i vantaggi delle scuole in legno rispetto a quelle tradizionali costruite in laterizi e cemento. In primo luogo i tempi di realizzazione, drasticamente ridotti: secondo uno studio dei tecnici del Comune, ad esempio, la costruzione di un edificio in legno di 15 classi richiederebbe 8 mesi contro i quasi due anni di una scuola tradizionale. Altro vantaggio, la maggiore funzionalità: è possibile infatti modificare rapidamente la composizione delle aule e la stessa organizzazione degli ambienti interni.
Anche sotto il profilo ambientale ci sono evidenti benefici: ogni metro cubo di legno utilizzato in sostituzione di un altro materiale da costruzione è in grado di immagazzinare 0,9 tonnellate di CO2, un risultato che si ottiene anche quando è impiegato per costruire un edificio. Inoltre il legno è un materiale isolante al punto da garantire, nell’edilizia scolastica, un risparmio sul piano energetico di circa il 40 per cento rispetto alle strutture tradizionali.
I primi progetti di bioedilizia saranno inseriti nel bilancio di previsione del 2014: in particolare sarà ricostruita la scuola di via Viscontini. Qualora arrivassero i fondi per l’edilizia scolastica del governo, la priorità è per le 27 scuole costruite negli anni ‘70-’80 con prefabbricati di durata trentennale che, ormai, devono essere sostituiti.
“È con piacere che sottoscriviamo un accordo con l’amministrazione comunale per incrementare la diffusione di edifici a struttura in legno a uso scolastico, per dare servizi alla città risparmiando risorse e creando spazi sicuri. Anche alla luce del piano scuole annunciato dal premier incaricato Matteo Renzi: un programma straordinario per l’edilizia scolastica. Grazie alla lungimiranza del Comune, a Milano istituzioni e tessuto imprenditoriale giocano d’anticipo. Con l’impegno dell’ufficio tecnico dell’Area Legno della federazione, che affianca quotidianamente le imprese per risolvere le criticità che possono emergere sia con la committenza privata che pubblica”, dichiara il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero.
Il legno, dunque, come soluzione per vivere meglio e per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni. Utilizzato in larga misura in Nord Europa e Nord America per gli edifici pubblici e privati, da alcuni anni trova anche in Italia applicazioni sempre più frequenti. Per Milano è l’occasione di rinnovare il patrimonio di edilizia scolastica, in parte obsoleto, anche in vista di Expo 2015.
“Da sempre lavoriamo per promuovere la tipologia costruttiva in legno, evidenziandone le peculiarità in termini di sismo-resistenza, risparmio energetico, e sostenibilità. Ad oggi gli edifici a struttura di legno rappresentano l’eccellenza costruttiva delle imprese italiane, anche alla luce dell’esperienza positiva fatta nei momenti della ricostruzione post sisma in Emilia”, commenta Emanuele Orsini, presidente di Assolegno, l’associazione di FederlegnoArredo che raccoglie le più importanti imprese italiane specializzate in edilizia in legno.
Aggiornamento legislativo
ORA E’ UFFICIALE!
Pubblicata su Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21/02/2014 la L. 9/2014 di conversione del D.L. 145/2013 recante disposizioni per l’avvio del Piano «Destinazione Italia», tra le quali anche misure in tema di certificazione energetica e rinnovabili; di seguito le novità e modifiche :
- APE: nuova modifica all’art. 6 del D. Lgs.192/2005 sull’obbligo di allegazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) ai contratti di compravendita e locazione di immobili. In particolare, in caso di omessa dichiarazione – nel contratto – della prestazione energetica dell’edificio o unità immobiliare, oppure di mancata allegazione dell’APE al contratto, le parti sono soggette al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria da € 3.000 a € 18.000 (da € 1.000 a € 4.000 per i contratti di locazione di singole unità immobiliari, e ridotta alla metà se la durata della locazione non eccede i 3 anni). La sanzione va a eliminare la nullità del contratto che era stata introdotta dalla L90. Il pagamento della sanzione amministrativa non esenta comunque dall’obbligo di presentare la dichiarazione o la copia dell’attestato di prestazione energetica entro quarantacinque giorni. Inoltre sono escluse dall’obbligo di allegare l’ APE le locazioni degli edifici residenziali utilizzati meno di quattro mesi all’anno.
Rinnovabili nei nuovi edifici, l’obbligo del 35% scatta dal 2014
L’obbligo delle rinnovabili nei nuovi edifici è confermato da subito. Convertendo in legge il decreto Milleproroghe, la Camera ha respinto alcune modifiche apportate dal Senato, incluso l’emendamento che rinviava al 2015 l’incremento della quota obbligatoria di energia rinnovabile per gli immobili nuovi o sottoposti a ristrutturazione rilevante.
Restano quindi confermate le prescrizioni previste dal Decreto Legislativo numero 28 del 3 marzo 2011, che ha introdotto, appunto, delle nuove prescrizioni sull’uso delle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica degli immobili ristrutturati o di nuova costruzione.
In particolare, la percentuale minima di rinnovabili scatta al 35% (del fabbisogno energetico complessivo) per le richieste di titolo edilizio presentate dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016. A partire dal 2017, la quota salirà al 50%.
Confermato dunque per il 2014 anche lo scatto della quota di acqua calda che dovrà essere prodotta usando le fonti pulite, che passa dal 20% al 30%. Il mancato rispetto di queste soglie minime comporterà il diniego del titolo edilizio.
PLAFOND CASA: 2 Miliardi per finanziare a tasso agevolato l’acquisto e la riqualificazione edilizia ed energetica degli immobili.
PLAFOND CASA: 2 Miliardi per finanziare a tasso agevolato l’acquisto e la riqualificazione edilizia ed energetica degli immobili.
In un periodo come questo di instabilità economica e di crisi occupazionale che stiamo vivendo, in cui il mercato immobiliare diventa sempre più insidioso, è possibile che molti consumatori rinuncino all’acquisto di una casa: per risolvere il problema molti si rivolgono alle banche o attuano un confronto tra i migliori mutui online, per cercare una soluzione che li possa sostenere in questa spesa onerosa.
Molte banche, da Barclays a Cariparma, infatti, offrono i mutui online dando la possibilità di risparmiare su alcune spese iniziali per l’apertura e la gestione del prestito: nonostante ciò, le famiglie italiane in difficoltà sono ancora tante.
Ed è per questo che qualche mese fa è intervenuta l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, a regolare un mercato che è troppo rigido per le possibilità economiche dei consumatori italiani: questa, in collaborazione con il Cdp, ovvero la Cassa Depositi e Prestiti, ha realizzato uno strumento di welfare che mira ad aiutare famiglie numerose, coppie di giovani e soggetti disabili nell’apertura e nel pagamento del mutuo.
Per il Plafond Casa, questo il nome dell’iniziativa, sono stati stanziati circa 2 miliardi di euro, che dal 7 gennaio hanno iniziato ad essere erogati.
La buona notizia è che l’adesione delle banche è sempre più grande: ad oggi, le banche che hanno danno la possibilità agli utenti di usufruire di questa agevolazione sono più di venti e sono sparse per tutto il territorio italiano, per un totale di 65% di sportelli coperti.
Nel dettaglio, queste sono le banche facenti parte del gruppo: Unicredit, Intesa San Paolo, Banca Carige, Cariparma, Mps, Banca Popolare, Bnl, Banca Popolare di Sondrio, Banca Sella, Unibanca, Banca Popolare di Vicenza, Extrabanca, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Credit Agricole, Credito Valtellinese, Iccrea Banca, Banco di Credito Popolare, Banco di Credito P. Azzoaglio, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Binter e la Cassa di Risparmio di Ravenna.
Questo strumento, come precisa l’Abi in una nota ufficiale, “è finalizzato all’erogazione di mutui – in via prioritaria – a giovani coppie, famiglie con soggetti disabili e famiglie numerose, per l’acquisto di immobili ad uso abitativo e interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica”, è semplice aderirvi ma pone dei limiti.
Questi limiti sono relativi all’importo massimo che può essere agevolato, alla tipologia dei lavori effettuabili e alla durata massima del mutuo.
I lavori che possono essere coperti dalle agevolazioni del Plafond sono quelli che rientrano nell’acquisto di immobili che saranno considerati come prima casa, e preferibilmente appartenenti a classi energetiche A, B o C e per interventi di ristrutturazione che rientrino in un’ottica di miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile.
Per gli importi, invece, il Plafond prevede che non si superino i 350 mila euro tra restauro e acquisto: per la ristrutturazione infatti, il limite è di 100 mila euro, mentre sui mutui per l’acquisto della casa si arrivo fino a 250 mila euro; 300 mila, invece, è la cifra massima erogabile per una stessa persona che chiede il mutuo sia per l’acquisto della casa che per ristrutturarla.
La durata dei mutui va dai 10 ai 30 anni, e per accedervi la procedura è molto semplice: basta rivolgersi agli sportelli delle banche aderenti all’iniziativa.
Detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, e del 50% per le ristrutturazioni.
Continua per tutto il 2014 la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, e del 50% per le ristrutturazioni.
Maggiori informazioni a riguardo >> NOTIZIA SU EDILPORTALE